Per tutelare il proprio patrimonio è necessario essere consapevoli di quelli che sono i rischi che ci circondano e che ogni giorno, consapevolmente o inconsapevolmente, corriamo.
Spesso quando si parla di soldi, tanto per essere chiari e schietti, molti commettono il gravissimo errore di non prendere in considerazione i rischi che quotidianamente corrono. La chiave per tutelare il patrimonio (aziendale o familiare che sia) è riconoscere che siamo costantemente esposti a situazioni che possono mettere a repentaglio il nostro patrimonio. Il modo migliore per tutelare il patrimonio non è quello di evitare il rischio, che di fatto è impossibile, ma di conoscerlo e gestirlo. Ma cosa significa in concreto? Proviamo a capirlo insieme.
I rischi che minacciano il patrimonio
Partiamo dalle basi: ogni giorno, sostanzialmente in ogni contesto della nostra vita, noi corriamo dei rischi. Alcuni sono evidenti, altri sono nascosti; alcuni sono grandi rischi, altri non sono neanche degni di nota per la posta in palio.
Spostando l’attenzione sul piano economico, imprenditori, datori di lavoro, dipendenti e liberi professionisti, ma non solo, corrono rischi che spesso neanche prendono in considerazione o che addirittura neanche conoscono. E i rischi sono ancora di più in un momento come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da una profonda incertezza economica, politica e sociale. Alcuni esempi? La malattia e la morte sono fattori di rischio ai quali siamo costantemente esposti. Non solo. Anche il divorzio è un fattore di rischio, che rientra nella categoria dei cosiddetti rischi familiari. Ci sono poi i rischi imprenditoriali, come il fallimento, e i rischi legati alla situazione economica generale, come ad esempio l’inflazione o la svalutazione della moneta. Riferendoci poi agli aspetti legati alla gestione del risparmio, le persone spesso sono proiettate al rendimento o al risultato economico dell’investimento, trascurando la comprensione del rischio corrispondente. Va ricordato che non esiste un rendimento senza che si corra un seppur minimo rischio.
Insomma, senza neanche rendercene conto ci troviamo in un contesto particolarmente complesso che ci minaccia. Ma cosa possiamo fare per difenderci?
La consapevolezza è la chiave per tutelare il proprio patrimonio
Arriviamo al punto chiave del nostro discorso: la consapevolezza. Esistono diversi strumenti per tutelare il proprio patrimonio, ma alla base di tutto c’è la consapevolezza. Bisogna essere consapevoli dei rischi che si corrono. Solo conoscendo i rischi possiamo gestirli e adottare le adeguate contromisure. Dobbiamo studiare con attenzione il contesto all’interno del quale ci muoviamo per poterci tutelare con gli strumenti più adatti.
Ovviamente per fare questo è necessario affidarsi ad un esperto del settore, ad un professionista in grado di guidarci, di difenderci. E qui entra in gioco la figura del consulente patrimoniale che, a differenza di quanto molti erroneamente ritengono, non è solamente un gestore delle finanze. È un professionista che svolge in primo luogo un ruolo sociale. Il consulente patrimoniale deve essere in grado di entrare in sintonia con le persone che ha di fronte e la sua missione è quella di guidarle accompagnandole nelle loro scelte e di tutelarle.